NEWS
Sotto il segno olimpico
- 7 ottobre 2020
- Posted by: adriano.grazioli
- Categoria: Articoli SPORT Technology
SPORT E ASSOCIAZIONI: QUANDO UNO SPORT E’ RICONOSCIUTO
180 bpm di tachicardia:
Al giorno d’oggi, molteplici sono le definizioni che possiamo ritrovare quando parliamo di “sport” in termine classico. Spesso identifichiamo come attività sportiva qualsiasi attività che abbia a che fare un il moto prodotto dalla contrazione muscolare unito al sostegno dell’apparato scheletrico.
Secondo l’ OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) nel 2017 la definizione di “sport”, appunto, fa riferimento al movimento compiuto esclusivamente tramite il sistema muscolare grazie ad un dispendio di energia, oppure, secondo “The American Heart Association” l’attività sportiva è una qualsiasi attività capace di modificare la soglia metabolica di un organismo umano, alzandola.
Ci verrebbe da pensare che un e-sport non ha alcuna valenza sportiva in questi termini (2017).
Eppure non è così.
Secondo alcuni studi compiuti da Rudolf et Al. (2016) Il battito cardiaco registrato nei pro player di esports sale fino a 180 battiti per minuto, alla stregua di una vera e propria attività sportiva ed equiparabile, sotto il profilo delle azioni fisiche compiute (movimento della mano, braccio, polso e dita) alle necessità motorie di un professionista sportivo tradizionale.
Uno sport o solo un’attività ricreativa?
Abbiamo visto che equiparando i cambiamenti fisiologici tra atleti fisici ed atleti mentali la discrepanza tra le due categorie diminuisce drasticamente. Ma questo non è tutto, per essere definita sport un’attività deve possedere alcune caratteristiche basilari indispensabili anche sotto il profilo burocratico ed amministrativo.
Competizione, struttura rigida e gerarchica di regole, etica ed abilità sono elementi cardinali da considerare.
Il gioco elettronico fin dalla sua nascita ha visto spesso attribuzioni a suo carico di esclusivo divertissement per il pubblico e mai qualità competitive.
Non è così, almeno non lo è attualmente. L’apparato sportivo esports ha un palinsesto non indifferente e conta, oltre ad un pubblico che sorpassa i milioni di spettatori, anche una struttura per le competizioni che riflette quelle già presenti negli sport fisici (Breuer 2012).
Una delle mancanze più grosse in questo senso è un’associazione generale che ponga sotto di sé un controllo a tutto tondo sui tornei e sulle competizioni che spesso sono a carico di diversi enti privati.
Nonostante tutto ciò è probabile che nel 2022 agli Asian Games, competizione quadriennale che vede i migliori atleti d’Asia sfidarsi sotto la supervisione del comitato olimpico asiatico, la categoria esports debutti sotto il segno olimpico.
Essendo proprio la presenza o l’assenza a questo tipo di manifestazione lo spartiacque tra l’essere riconosciuto come sport o meno, possiamo predire che in un futuro non troppo prossimo anche i giochi elettronici potranno vantare una presenza olimpionica ed avere finalmente un riconoscimento definitivo come attività sportiva professionistica.
To be or not to be?
Una questione, per concludere, riguardo al panorama europeo va comunque considerata. La definizione e l’accettazione di un’attività sportiva che viene poi definita tale deve passare anche il vaglio della German Olimpic sport Confederation (DOSB). Tale associazione riconosce attività come il biliardo o gli scacchi, conferendo loro il titolo di sport, ma ne disconosce altre come il pugilato professionistico (nonostante tolleri quello amatoriale) per la violazione di principi etici (DOSB, 2017). Va detto, inoltre, che riconosce anche il tiro al piattello ed il bridge accettando la ristretta componente fisica coinvolta durante l’attività.
Dunque, perché gli esports non sono stati ancora riconosciuti nonostante abbiano tutte le carte in regola per ottenere tale validazione?
La commissione olimpica internazionale ha comunque dimostrato nel 2017 un enorme interesse in questo settore nonostante siano ancora presenti delle diatribe su quale gioco poter ritenere competitivo e quale no. Inutile dirlo, la mole economica che tale settore ha mosso negli ultimi anni è stata, oltre che notevole, ritenuta idonea per poter rivalutare uno spazio apposito verso tale disciplina.
Eticamente parlando gli esports uniscono giocatori di diverse etnie, dove il codice di condotta e rispetto viene spesso applicato con il pugno di ferro, rendendo tale settore scevro da episodi di razzismo e xenofobia.
E’ possibile notare come tutti i punti atti ad identificare uno sport quale effettivo siano rispettati e possiamo aspettarci nel prossimo futuro una vera e propria riconsiderazione di tale fenomeno in continua crescita.
Special Thanks:
IlbarDellaPsicologia: https://www.youtube.com/channel/UCUgWMzSiwAAnWqoFU1k92Wg?view_as=subscriber
Instagram: https://www.instagram.com/bardellapsicologia/
Bibliografia:
-OMS (Organizzazione mondiale della salute) 2017;
–Kirstin HallmannSport Management Review, Corrected proof. doi:10.1016/j.smr.2017.07.011Rudolf, K.,Grieben,C.,Achtzehn,S.,&Frobbe,I.(2016).StressimeSport Ein EinblickinTrainingundWettkampf. Paper presentedattheeSportconference Professionalisierung einerSubkultur?;
-Kirstin HallmannSport Management Review, Corrected proof. doi:10.1016/j.smr.2017.07.011Breuer,M.(2012).DerE-Sport “ein drittesModelldesprofessionellenSports?InM.Breuer(Ed.), E-Sport 鳳erspektivenausWissenschaftundWirtschaft (pp. 91116).Glkstadt:Hosbusch.
-DOSB (German Olimpic sport Confederation) 2017;
-American Heart Association, 2017.