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Le funzioni esecutive nell’esecuzione della performance
- 18 luglio 2017
- Posted by: Enrico Nerboldi
- Categoria: Articoli SPORT Uncategorized
Le discipline sportive sono un insieme complesso di dinamiche che si intrecciano prima, durante e dopo una prestazione. Molti atleti hanno difficoltà ad affrontare un evento sportivo, per quanto riguarda ansia da prestazione, stress, sovraccarico energetico o la paura di fallire.
Lo psicologo dello sport principalmente ha lo scopo di migliorare la performance sportiva dell’atleta oltre che risolvere eventuali disturbi psicologici che possano pregiudicare la prestazione. Riuscire a massimizzare le capacità motorie durante tutto l’arco della stagione è il principale obiettivo al fine di avere una concentrazione massima ad ogni evento sportivo. Sono molteplici i lavori che si possono effettuare al fine di migliorare lo stato di benessere psico-fisico dell’atleta, come la gestione delle abilità motivazionali (motivazione intrinseca, estrinseca, impegno, voglia..), la gestione delle abilità emotive (stress, ansia, paure o traumi da superare, gestione di conflitti) o la gestione delle abilità cognitive (attenzione, percezione, concentrazione, memoria di lavoro, reazione, anticipazione, risoluzioni di problemi durante l’attività o focalizzare le proprie prese di decisioni nell’attimo in cui esse devono essere prese).
Così come gli obiettivi, anche le abilità cognitive e nella fattispecie le FUNZIONI ESECUTIVE sono alla base dei processi mentali finalizzati all’elaborazione di schemi cognitivo-comportamentali, i quali sono dei processi che permettono all’atleta di pianificare e attuare progetti finalizzati al raggiungimento di un obiettivo. Alla base delle funzioni esecutive si presentano il controllo e la pianificazione del comportamento, il problem solving, l’attenzione, il controllo degli impulsi, l’autoregolazione, la memoria di lavoro e la flessibilità cognitiva, tutte caratteristiche utili ad adeguare la mente a nuove condizioni contestuali di ogni eventuale imprevisto durante l’arco della partita. Le capacità cognitive quindi, diventano quasi più importanti di quelle fisiche, andando ad incidere in maniera significativa sulla performance del calciatore.
Per enfatizzare l’importanza delle abilità cognitive, basti pensare allo sport più popolare in Italia come lo è il calcio o altri sport di squadra (e non) dove vengono utilizzate altissime componenti cognitive da dover inserire in un contesto dinamico. Sono necessarie doti di improvvisazione sia con il possesso della palla che tramite movimenti senza di essa. La velocità di decisione e di anticipazione durante una gara possono cambiare le sorti di un’intera partita o stagione e una decisione sbagliata può compromettere il risultato di tutta la squadra. All’interno di un contesto dinamico la rapidità è il valore aggiunto che si ricerca nello sport di situazione.
Indispensabili sono poi le qualità individuali di concentrazione, le quali fanno parte del bagaglio personale di un atleta. Tali componenti sono le fondamenta per un giocatore di alto livello e come tutte le abilità cognitive possono essere migliorate e perfezionate, al fine di raggiungere la massima prestazione durante la gara.
Importanti sono poi le capacità di percezione di un giocatore di percepire in maniera corretta i movimenti dei compagni e degli avversari scegliendo la soluzione migliore tra le varie possibili. In realtà durante una partita il giocatore che è in grado di risolvere più velocemente i problemi di gioco fa spesso la differenza.
Nel dominio esecutivo sono molteplici quindi i processi implicati durante una prestazione. Il centro operativo Cisspat Lab è in grado di potenziare a livello cognitivo le abilità degli atleti, verificando, valutando e migliorando le stesse abilità coinvolte per una massima espressione di gioco al fine di avere un miglioramento della prestazione durante tutto l’arco della stagione.
Di per sé ogni prestazione è composta dalle abilità fisiche e dalla forza mentale, ma come affermò Rafael Nadal; “la forza mentale distingue i campioni dai quasi campioni..”
Dott. Enrico Nerboldi