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Le emozioni nello sport
- 24 giugno 2024
- Posted by: annaventurini97@gmail.com
- Categoria: Articoli
LE EMOZIONI NELLO SPORT
Gestione delle emozioni nello sport: un percorso educativo e relazionale
Lo sport non è solo un’attività fisica, ma anche un esercizio educativo che richiede la gestione di dinamiche emotive e relazionali. Questo coinvolge l’impegno, la responsabilità, la percezione dei limiti e il loro superamento. L’educazione motoria e la pratica di attività fisico-sportive offrono opportunità per esplorare e elaborare le proprie emozioni in relazione a sé e agli altri. Le emozioni sono un motore che può sia sostenere che interferire con le attività sportive e di allenamento. È quindi fondamentale capire come modulare e canalizzare queste emozioni affinché diventino un valore aggiunto nel processo di costruzione identitaria.
L’importanza dell’educazione emotiva
Investire nell’educazione emotiva dei giovani è cruciale, e lo sport è un terreno fertile per questo scopo. Numerosi studi attestano l’importanza dei vissuti emotivi piacevoli come fattori che potenziano l’apprendimento e la motivazione. La prassi ludico-sportiva favorisce la maturazione dell’individuo, sollecitando un confronto continuo con le proprie emozioni, indispensabile per interagire efficacemente con gli altri all’interno di una cornice di regole ben definite. La dimensione affettiva ed emotiva è sempre presente durante le attività motorie. Le emozioni sono vissute intensamente in tutti i giochi motori e nella pratica sportiva. Il contesto sociale che si crea nelle attività fisico-sportive diventa quindi uno spazio fondamentale per il confronto e l’elaborazione delle emozioni proprie e altrui.
Sviluppare competenze emotive
Essere emotivamente competenti è essenziale per il benessere quotidiano e relazionale, nonché per realizzare le proprie aspirazioni e padroneggiare il proprio futuro. La mancanza di competenze socio-emotive può portare a comportamenti negativi, soprattutto nei giovani, in risposta allo stress e all’incapacità di rispondere adeguatamente alle richieste dell’ambiente. Le life skills, ovvero le abilità necessarie per affrontare le sfide della vita quotidiana, sono cruciali per un sano sviluppo e il benessere bio-psico-sociale. L’attività fisico-sportiva è un luogo ideale per promuovere efficacemente queste competenze. Non solo coinvolge il corpo e la salute fisica, ma comporta anche una forte mobilitazione emotiva e affettiva. La palestra o il campo sportivo diventano luoghi in cui sperimentare emozioni di gratificazione, rinforzo e rassicurazione, ma anche di frustrazione, ansia e tristezza.
Il ruolo dell’educatore sportivo
Gli educatori sportivi devono considerare l’esperienza emotiva nel suo complesso, senza negare le emozioni spiacevoli come la tristezza per una sconfitta, la paura per una prestazione, o la rabbia per non essere stati valorizzati. Gestire la frustrazione, la rabbia e l’aggressività attraverso l’educazione sportiva richiede un’attenzione specifica alle emozioni, superando una visione dicotomica tra mente e corpo. Un’educazione globale tiene conto sia della dimensione cognitiva che di quella emotiva, integrando corpo e mente. Le esperienze corporee, motorie e sportivo-educative attivano gran parte delle emozioni, diventando un terreno educativo in cui queste possono essere esperite, elaborate e comprese. La pratica sportiva educa alla conoscenza delle proprie emozioni in relazione agli altri, favorendo un processo conoscitivo fatto di alti e bassi, di vittorie e sconfitte, di relazioni di incontro e scontro.
Affrontare le emozioni
Il rischio non è nell’esprimere le emozioni, ma nel reprimerle. Sopprimere emozioni fondamentali come la rabbia, la paura e l’aggressività può portare a conseguenze negative, rendendo più difficile gestirle quando emergono. Le attività ludico-sportive offrono un’opportunità per liberare e canalizzare queste emozioni, favorendo un processo di integrazione. La pratica sportiva regolare definisce la personalità dell’individuo attraverso il confronto con i propri limiti e difetti. Gli sportivi sviluppano vigore e energia, comportamenti mirati al raggiungimento di obiettivi specifici. Al contrario, la perdita di controllo e l’eccessiva emotività possono portare a interpretare negativamente gli eventi esterni, impedendo l’esecuzione anche delle attività più semplici.
Conclusione
Allenare la capacità di gestione delle emozioni, in particolare dello stress, è fondamentale per evitare che queste mettano in difficoltà la sfera tecnica e atletica. Giochi ed esercizi sul controllo emotivo possono ridurre le difficoltà percepite, l’ansia, l’incertezza e modulare lo stress. Verificare il successo o l’insuccesso di particolari azioni è fonte di apprendimento e modifica l’autostima, soprattutto in sport dove il controllo emotivo è decisivo. In conclusione, lo sport, se ben gestito, rappresenta una palestra non solo per il corpo, ma anche per la mente e le emozioni, preparando gli individui ad affrontare le sfide della vita con maggiore competenza emotiva e resilienza.
A cura della dott.ssa Baricca Greta
Dott. Alessandro Bargnani | CEO CISSPAT Lab
Bibliografia
Coco, D. (2016). Scoprire ed educare le emozioni nelle attività ludico-sportive / Discover and educate the emotions through games and sport activities. Formazione & Insegnamento, XIV**(2), 1973-4778 (print) – 2279-7505 (online). Università Cattolica di Milano.
Di Maglie, A. (2024). Gestione delle emozioni e benessere psicofisico: il ruolo dell’educazione motoria e della pratica dell’attività fisico-sportiva.
Casolo, F., Melica, S., (2005). Il corpo che parla. Comunicazione ed espressività nel movimento umano. Milano: Vita e Pensiero.