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Ippoterapia e Autismo: ritrovare un equilibrio fisico e mentale attraverso il cavallo
- 11 marzo 2024
- Posted by: annaventurini97@gmail.com
- Categoria: Articoli
Secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) dell’American Psychiatric Association, il Disturbo dello Spettro Autistico (dall’inglese “Autism Spectrum Disorders”, ASD) è una condizione neurologica complessa caratterizzata da una variazione significativa nello schema di comportamento e nell’interazione sociale. Le persone con ASD possono manifestare difficoltà nella comunicazione sociale, comportamenti ripetitivi o interessi ristretti e, talvolta, sensibilità sensoriali atipiche. La definizione di “spettro” riflette la vasta gamma di sintomi e livelli di gravità che possono essere presenti in individui con questa condizione.
Il Disturbo dello Spettro Autistico può essere accompagnato da altri disturbi o condizioni mediche, e può coesistere con disabilità intellettive o disturbi del linguaggio, che vanno da difficoltà di linguaggio e comunicazione verbale fino a mutismo selettivo. Le capacità adattive possono essere significativamente compromesse, influenzando l’autonomia e la qualità della vita delle persone affette.
Nelle persone con ASD possono essere presenti disturbi motori e del controllo posturale anche se non sono considerati sintomi centrali della condizione. Tuttavia, è interessante notare che le somiglianze tra i disturbi del movimento nell’ASD e quelli riscontrati in soggetti che hanno un disturbo della coordinazione dello sviluppo suggeriscono una connessione tra le due condizioni (Koca, 2016); è qui che entra in gioco l’ippoterapia!
L’ippoterapia è una forma di terapia che utilizza il movimento del cavallo come strumento terapeutico per migliorare la funzione neurologica, l’elaborazione sensoriale e una serie di abilità motorie e cognitive. In un certo senso il cavallo diventa un vero e proprio terapeuta e attraverso la sua presenza e la sua indole può riuscire ad instaurare nell’individuo un legame che va oltre ogni aspettativa. Questa forma di terapia è stata utilizzata per trattare una vasta gamma di condizioni, tra cui disabilità neurologiche come paralisi cerebrale, sclerosi multipla e autismo, oltre a disturbi comportamentali e psichiatrici.
Cosa ci dicono gli studi?
Gli studi condotti da Peters e Wood (2017) hanno analizzato gli interventi che coinvolgono l’equitazione e i suoi benefici per le persone con disturbi dello spettro autistico. Nonostante le limitazioni metodologiche riscontrate nella maggior parte degli studi esaminati, i risultati complessivi indicano miglioramenti significativi in diverse aree per coloro che hanno partecipato a tali interventi. In particolare, i partecipanti con ASD hanno mostrato miglioramenti nell’interazione sociale, nelle emozioni positive, nello stress, nella comunicazione e soprattutto nelle capacità motorie. Questa scoperta è coerente con la letteratura che suggerisce che gli interventi che forniscono input sensoriali graduati possono migliorare il comportamento scolastico, la concentrazione e i comportamenti stereotipati nei bambini con ASD.
Ma quali sono i suoi vantaggi nello specifico?
L’ippoterapia è una forma di terapia che coinvolge l’interazione con il cavallo sotto la guida di un professionista sanitario qualificato. Questa pratica ha dimostrato di avere effetti positivi su una vasta gamma di ambiti, inclusi quelli fisici, sociali, cognitivi, psicologici, sull’apprendimento e sui comportamenti adattivi.
A livello fisico/sensoriale aiuta a migliorare la postura, la forza muscolare, l’equilibrio, la coordinazione, questo perché, uno dei principali vantaggi dell’ippoterapia è la sua capacità di fornire input sensoriali e motori unici attraverso il movimento ritmico e tridimensionale del cavallo, il che può aiutare a migliorare l’orientamento spaziale, la percezione del corpo e la regolazione sensoriale.
A livello psicologico l’ippoterapia offre una serie di benefici significativi per i bambini con Disturbo dello Spettro Autistico e altre condizioni simili. Uno dei principali vantaggi è il contatto diretto e la relazione che si sviluppa tra il bambino e il cavallo durante le sessioni di terapia. Questo contatto può promuovere un senso di fiducia, sicurezza e benessere emotivo nel bambino, creando un ambiente terapeutico favorevole alla crescita e al miglioramento. Ciò può aiutare a ridurre lo stress, l’ansia e aumentare la motivazione, offrendo un’opportunità più unica che rara per esprimere emozioni, comunicare e sviluppare le capacità sociali e di interazione.
In sintesi, l’ippoterapia rappresenta una risorsa terapeutica versatile e efficace che può avere impatti significativi su molteplici livelli, migliorando la qualità della vita degli individui e promuovendo il loro benessere generale.
Quali sono le attività che vengono proposte?
Alcune delle attività che possono aiutare i ragazzi con ASD ad avvicinarsi a questo sport, che sia in un’ottica di piacere o in un’ottica terapeutica, sono:
- Montare in sella: il primo vero approccio all’animale è la sella; avvicinarsi ad un animale così grande essendo consapevoli della sua altezza è il primo passo per stabilire una connessione importante. I bambini possono essere incoraggiati a montare il cavallo e a praticare movimenti come trotto, passo e galoppo; questo aiuta a stimolare il coraggio e la fiducia reciproca con l’animale.
- Esercizi terapeutici: Una volta in sella si possono progettare esercizi specifici per indirizzare le esigenze individuali del bambino, come esercizi per migliorare la postura, la coordinazione motoria o l’attenzione. possono incorporare giochi e attività educative durante le sessioni di ippoterapia per rendere l’esperienza più coinvolgente e stimolante per il bambino. Ad esempio, possono essere utilizzati giochi di abilità, labirinti o attività di associazione per migliorare le capacità cognitive e la risoluzione dei problemi. Questi esercizi possono essere eseguiti mentre si è a cavallo o durante altre attività di interazione con il cavallo, come vedremo di seguito.
- Attività di grooming: Questo è forse il momento più intimo che si viene a creare fra uomo e cavallo e riguarda tutte quelle attività che racchiudono la cura del cavallo, come spazzolare il manto, pulire gli zoccoli e pettinare la criniera e la coda. Questo non solo aiuta a sviluppare abilità motorie fini, ma anche a promuovere il senso di responsabilità e la connessione emotiva con l’animale.
- Esperienze sensoriali: L’ambiente naturale e l’interazione con il cavallo offrono molte opportunità per esperienze sensoriali ricche. I bambini possono essere incoraggiati ad esplorare i diversi suoni, odori e sensazioni tattili associati al cavallo e all’ambiente circostante, contribuendo così a migliorare la regolazione sensoriale e l’attenzione.
Un lavoro di équipe.
L’ippoterapia coinvolge diversi professionisti sanitari opportunamente formati sull’uso terapeutico del cavallo. Tra questi professionisti ci sono i fisioterapisti, che si concentrano sul miglioramento della funzione motoria e sulla riabilitazione fisica dei pazienti; i psicomotricisti, che lavorano sull’aspetto psicomotorio e sullo sviluppo globale del bambino attraverso il movimento; i neuropsicomotricisti dell’età evolutiva, che si specializzano nel trattamento dei disturbi neurologici dell’infanzia attraverso l’attività motoria; i psicologi, che possono fornire supporto emotivo e psicologico durante le sessioni di ippoterapia; e infine i medici, che possono supervisionare il trattamento e fornire indicazioni specifiche per ciascun paziente. Questi professionisti collaborano in equipe multidisciplinari per garantire un trattamento completo e personalizzato per ciascun individuo che partecipa all’ippoterapia. La formazione specifica sull’uso terapeutico del cavallo è essenziale per assicurare la sicurezza e l’efficacia del trattamento, poiché coinvolge l’interazione con un animale vivente e imprevedibile. La competenza e l’esperienza di questi professionisti sono fondamentali per fornire un ambiente terapeutico sicuro, guidare in modo appropriato le attività e valutare i progressi del paziente nel corso del trattamento.
A cura della dott.ssa Flavia Paoletti
Dott. Alessandro Bargnani | CEO CISSPAT Lab
BIBLIOGRAFIA:
APA (2013). Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali Quinta Edizione. DSM-5
Peters, B. C. M., & Wood, W. (2017). Autism and equine-assisted interventions: A systematic mapping review. Journal of Autism and Developmental Disorders, 47(10), 3220–3242.
Vives-Vilarroig, J., Ruiz-Bernardo, P., & García-Gómez, A. (2024). Effects of Horseback Riding on the Postural Control of Autistic Children: A Multiple Baseline Across-subjects Design. Journal of Autism and Developmental Disorders. https://doi.org/10.1007/s10803-023-06174-5
Koca, T. T. (2016). What is hippotherapy? The indications and effectiveness of hippotherapy. Northern Clinics of Istanbul. https://doi.org/10.14744/nci.2016.71601