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Fuga nella natura: come gli sport outdoor nutrono la mente
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Esiste un legame tra l’attività sportiva, il paesaggio naturale e il nostro benessere psicologico?
Trovarsi immersi nella natura, anche solo guardandola, può creare un circolo virtuoso: più ci muoviamo, meglio ci sentiamo, e più ci sentiamo bene, più abbiamo voglia di muoverci. In poche parole, camminare, correre, pedalare, arrampicare o sciare tra boschi e paesaggi naturali ci dà quella spinta in più per trascorrere il nostro tempo libero facendo qualcosa di buono per il corpo e la mente. Correre in città, tra auto, motorini e autobus da schivare, mentre si respira aria poco pulita, difficilmente può essere considerata un’esperienza rilassante. Non a caso, già ai tempi della rivoluzione industriale, gli urbanisti avevano capito l’importanza di avere spazi verdi in mezzo al cemento, dando vita ai primi parchi urbani per offrire alle persone un angolo di respiro nella frenesia cittadina. A differenza di quello che succede al chiuso, all’aperto l’aria che respiriamo è generalmente più fresca e pulita, e questo fa bene alla nostra salute. Inoltre, la luce del sole stimola la produzione di vitamina D, che è fondamentale per il nostro organismo, aiutandoci ad assorbire calcio e fosforo in modo corretto. Fare sport all’aperto, che sia una corsa, una pedalata o una nuotata, è più impegnativo perché le condizioni cambiano continuamente: superfici irregolari, vento, salite e discese; questo rende l’allenamento più intenso, aumentando il dispendio energetico, ma allo stesso tempo rende più facile dimenticarsi della fatica e divertirsi.
Numerose ricerche evidenziano come l’attività fisica svolta in ambienti naturali possa apportare significativi benefici alla salute mentale. Quando siamo immersi nella natura, il nostro cervello e il nostro corpo “sentono” il cambiamento nell’ambiente e, di conseguenza, entrano in uno stato di maggiore tranquillità, riducendo il carico di stress accumulato.
Il contatto con la natura è associato anche ad un aumento delle emozioni positive e a una riduzione dei sintomi depressivi. Stimola la produzione di neurotrasmettitori come la serotonina, che è noto per il suo ruolo nel migliorare l’umore e ridurre i sintomi di ansia e depressione. La serotonina è spesso chiamata “l’ormone della felicità”, perché aiuta a regolare l’umore, il sonno e l’appetito. Inoltre, il semplice atto di camminare o fare attività fisica all’aperto aumenta la produzione di endorfine, che sono sostanze chimiche nel cervello che migliorano il nostro benessere e riducono la percezione del dolore.
In pratica, ciò che accade è che, passando del tempo immersi nella natura, le nostre emozioni negative diminuiscono e le emozioni positive aumentano, con un conseguente miglioramento del nostro stato psicologico generale. Questo è il motivo per cui molte persone si sentono più felici, più calme e più equilibrate dopo una passeggiata nel parco o un’escursione in montagna.
Esiste una pratica giapponese nota come “Shinrin-yoku” o “bagno nella foresta” che incoraggia l’immersione consapevole nell’ambiente forestale. La terapia alla base dello Shinrin yoku prende spunto da un importante ramo della scienza medica, la quale sostiene che trascorrere più tempo nella natura potrebbe avere alcuni sorprendenti benefici per la salute. In una serie di studi del 2010, gli scienziati hanno scoperto che quando le persone passano alcune ore in un ambiente più naturale vi è un aumento della funzione immunitaria. La pratica dello Shinrin yoku, oltre ad essere un invito alla riscoperta del legame ancestrale con l’ambiente naturale, si fonda su basi rigorosamente documentate che ne evidenziano i benefici tangibili sulla salute umana. Come anticipato nelle righe precedenti trascorrere tempo in natura non è soltanto un’occasione di distensione dall’incessante frenesia quotidiana, ma rappresenta una terapia naturale dall’efficacia misurabile.
Tra i principali vantaggi rilevati in questa pratica si trovano:
- Diminuzione dello stress, l’interazione con gli ambienti naturali riduce significativamente i livelli di cortisolo, noto come l’ormone dello stress, favorendo uno stato di calma e serenità
- Riscontri positivi sull’umore, le passeggiate nel verde stimolano la secrezione di endorfine, contribuendo a migliorare lo stato d’animo e a contrastare fenomeni di depressione e ansia
- Riduzione della pressione arteriosa, la presenza in un contesto boschivo si traduce in benefici per il sistema cardiovascolare, grazie al calo della pressione sanguigna
- Potenziamento delle difese immunitarie, l’inalazione di fitoncidi, molecole organiche emesse dalle piante, rafforza il sistema immunitario incrementando numero e attività delle cellule, fondamentali nella lotta a infezioni e malattie
- Miglioramento delle capacità cognitive, il contatto con la natura riduce l’affaticamento mentale e stimola le funzioni cognitive, migliorando concentrazione e memoria
- Contrasto all’infiammazione, la camminata in ambienti naturali può contribuire a mitigare processi infiammatori, alla base di numerose patologie croniche quali artrite, malattie cardiache e tumori
- Incremento dell’energia, la semplice esposizione agli spazi verdi, abbinata all’attività fisica moderata del camminare fra gli alberi, è in grado di elevare i livelli di energia e vitalità
In conclusione, la natura non è solo un rifugio per il corpo, ma anche per la mente. Se ci prendiamo cura del nostro corpo facendo sport in mezzo alla natura, regaliamo anche alla nostra mente un momento di pace e rigenerazione, dimostrando che il contatto con l’ambiente naturale è un vero alleato per una vita più equilibrata e felice.
Ricordate però: se non si può fare altrimenti, meglio l’attività fisica in città che nessuna attività fisica.
A cura della Dott.ssa Carlotta Ferrari
Dott. Alessandro Bargnani | CEO CISSPAT Lab
Bibliografia
“I benefici delle attività outdoor per la mente e il corpo: scopriamo quali sono”, Trekking e Outdoor 27 luglio 2024
Claire Wicks , Jo Barton, Sheina Orbell , Leanne Andrews ; “Psychological benefits of outdoor physical activity in natural versus urban environments: A systematic review and meta‐analysis of experimental studies” ; Appl Psychol Health Well Being. 2022 Mar 8;14(3):1037–1061.
Claire Wicks , Jo Barton , Sheina Orbell , Leanne Andrews ; “Psychological benefits of outdoor physical activity in natural versus urban environments: A systematic review and meta‐analysis of experimental studies”
Kaplan, R., & Kaplan, S. (1989). The Experience of Nature: A Psychological Perspective. Cambridge University Press.
Shinrin-yoku. (2023, settembre 20)