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Focus on what you can control
- 21 febbraio 2019
- Posted by: Valeria
- Categoria: Articoli Uncategorized
Cristiano Ronaldo, con la maglia della Juventus, ieri sera perde la concentrazione e la gara di andata per la qualificazione ai quarti di finale di Champions League. La reazione che arriva da parte del giocatore, sia durante la gara che a fine partita, è singolare e piena di significati nascosti e non. La sfida si è aperta ancor prima del fischio di inizio della partita, la Juventus ha giocato contro l’Atletico Madrid di Simeone conosciuto come avversario storico del real Madrid, vecchia maglia di Cristiano Ronaldo. I toni sono stati caldi fin dal principio, insulti e intimidazioni non sono mancate verso il calciatore professionista che non è riuscito a bloccare l’influenza dell’esterno sulla sua performance.
Cristiano Ronaldo, nel corso della partita, reagisce agli stimoli esterni negativi con un gesto simbolico: mostra ai tifosi e agli avversari il numero cinque con la mano; questa esplicita come lui, come giocatore professionista, abbia già vinto 5 Champions League mentre gli attuali avversari non abbiano ancora portato a il titolo nella storia del Club.
La reazione di CR7 può avere diverse interpretazioni ma per certo mette in luce due aspetti importanti della condizione psicologica del giocatore in quel momento specifico: da un lato sottolinea come il suo focus non fosse sulla prestazione che stava compiendo e dall’altro mostra come il giocatore consideri i titoli vinti come traguardo personale e non dato dal lavoro di squadra. Se un’atleta, durante una prestazione, si occupa di comunicare con il contesto esterno, sopratutto in una situazione di svantaggio, significa che ha tolto il focus da quello che sta facendo e l’ha spostato verso altro. In una situazione di difficoltà è necessario stare su “What you can control” ossia focalizzare la propria attenzione sull’unica cosa che in quel momento si può controllare: la propria prestazione; l’atleta professionista deve, sopratutto se la gara è difficile, utilizzare tutte le energie necessarie per migliorare le sue azioni nel “qui ed ora” al fine di mettere in campo la migliore performance e comunicare in modo efficace con la squadra piuttosto che pensare a rispondere a provocazioni esterne.
Lo Psicologo dello Sport ha il compito di insegnare all’atleta come gestire i pensieri intrusivi e rimanere concentrato sulla performance. possibili segnali che indicano un cambio di focus attentivo sono elementi di comunicazione passiva, influenzati spesso da elementi esterni al gioco ed espressi tramite il comportamento. Si tratta di azioni come l’utilizzo della bestemmia, le polemiche contro l’arbitro, le interazioni negative con l’avversario, la comunicazione inappropriata con il pubblico o il comportamento falloso.
Per ulteriori informazioni: https://www.psicologidellosport.it/valutare-la-comunicazione-della-squadra/
Dott. Alessandro Bargnani
Dott.ssa Valeria Soffiato