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Esport: cosa sono e come approcciarli

Di videogiochi si parla da decenni, per questo non è difficile pensare ad uno, che sia lo storico “Tetris” o il più recente “Elden Ring”. Ciononostante, quando si parla di “esport” è più difficile avere una chiara idea di che cosa si intende. Questo termine non così recente che sta prendendo sempre di più piede nella vita di molte persone, dall’Asia fino all’Europa, è il parente più stretto dei videogiochi e simile a lui in molti aspetti. Comprendere le differenze e le somiglianze tra questi due mondi è fondamentale per apprezzare appieno l’evoluzione dell’intrattenimento elettronico e delle competizioni digitali.
Videogiochi ed esport: differenze fondamentali e punti in comune
Un videogioco è un qualsiasi gioco digitale pensato per far divertire le persone, in cui i giocatori usano un dispositivo per interagire con un mondo virtuale e completare sfide o obiettivi. Esistono tantissimi tipi di videogiochi, dai più semplici ai più complessi, disponibili su console, PC e dispositivi mobili.
Gli esport, abbreviazione di “electronic sports”, rappresentano videogiochi con competizioni organizzate a livello professionale in cui giocatori o squadre si sfidano in specifici videogiochi. Queste competizioni sono caratterizzate da strutture organizzative ben definite, regolamenti ufficiali, sponsorizzazioni e un vasto pubblico sia in presenza che online.
Mentre i videogiochi sono progettati per l’intrattenimento personale, gli esport si focalizzano sulla competizione professionale e sulla spettacolarizzazione delle partite. I videogiochi possono essere giocati in modo casuale e/o solitario, senza necessità di una struttura formale. Al contrario, un esport, per essere chiamato tale, richiede: una scena competitiva, regole e condizioni che offrano una equa competizione, un sistema di “ranking” che accerti il livello individuale e delle squadre, ed una struttura mediatica. Gli sviluppatori di videogiochi guadagnano principalmente dalla vendita del gioco o tramite microtransazioni, mentre gli esport generano entrate attraverso sponsorizzazioni, diritti di trasmissione e vendita di biglietti per eventi live.
Nonostante le differenze, i videogiochi e gli esport condividono alcune caratteristiche. Entrambi hanno community attive di appassionati che condividono esperienze, strategie e contenuti di vario tipo. Inoltre, sia i videogiochi che gli esport sono in continua evoluzione, con aggiornamenti regolari, nuove uscite e innovazioni tecnologiche che influenzano l’esperienza dell’utente. Inoltre, anche se gli esport sono spesso associati alla competizione professionale, molti giocatori si divertono con questi titoli in modo casual, senza partecipare a tornei o alle modalità competitive, ma semplicemente giocando con amici o esplorando altri aspetti del gioco.
Generi Principali degli esport
Gli esport abbracciano una varietà di generi di videogiochi. Di seguito, una panoramica dei principali, ordinati dal più popolare al meno popolare:
- Multiplayer Online Battle Arena (MOBA): Giochi strategici in tempo reale dove due squadre competono per distruggere la base avversaria. Esempi noti includono League of Legends e Dota 2.
- First-Person Shooter (FPS): Giochi in cui i giocatori affrontano avversari in ambienti tridimensionali, visualizzando l’azione attraverso gli occhi del personaggio. Titoli popolari sono Counter-Strike: Global Offensive e Valorant.
- Battle Royale: Giochi in cui un gran numero di giocatori si sfida fino a che ne rimane solo uno. Fortnite e PlayerUnknown’s Battlegrounds (PUBG) sono tra i più celebri. La visione del gioco è in terza persona.
- Sports Simulation: Videogiochi che simulano sport reali, come FIFA per il calcio e NBA 2K per il basket.
- Fighting Games: Giochi di combattimento uno contro uno in ambienti bidimensionali come Street Fighter, o tridimensionali come Dragonball: Sparking! Zero.
Il ruolo dello psicologo dello sport
Negli esport, forse anche di più che negli sport tradizionali, la preparazione mentale gioca un ruolo cruciale per ottenere prestazioni di alto livello. Lo psicologo dello sport aiuta i giocatori e lo staff a sostenere ritmi pesanti, coltivare il benessere della persona, e a migliorare la performance generale in un contesto altamente competitivo.
Uno psicologo dello sport può intervenire in diversi ambiti:
- Gestione dell’ansia e dello stress: La carriera e le giornate di un atleta “esportivo” sono molto simili a quelle di un atleta tradizionale. Tecniche di rilassamento e strategie cognitive possono aiutarli a mantenere la calma e a gestire meglio le emozioni.
- Miglioramento della concentrazione: In giochi che richiedono decisioni rapide e reazioni precise, avere un alto livello di concentrazione è fondamentale. Lo psicologo dello sport lavora su esercizi per potenziare l’attenzione e ridurre le distrazioni.
- Sviluppo della coesione di squadra: Negli esport dove si gioca di squadra, la comunicazione efficace è essenziale. Attraverso sessioni di team building e strategie di comunicazione, lo psicologo aiuta a migliorare la collaborazione tra i membri del team.
- Gestione della motivazione e della fiducia in sé stessi: Momenti di sconforto o periodi di scarsa performance possono influenzare la motivazione. Lo psicologo aiuta i giocatori a costruire una mentalità vincente e a superare le difficoltà con maggiore sicurezza.
Data la crescente professionalizzazione degli esport, avere uno psicologo dello sport in ogni squadra competitiva non dovrebbe essere un’opzione, ma una necessità. Una squadra mentalmente preparata può affrontare meglio le sfide della competizione, migliorare la performance e garantire una maggiore longevità nella carriera dei giocatori, soprattutto in un contesto dove ancora non è ben chiara la durata di una carriera di un atleta.
A cura del Dott. Emanuele Conti
Dott. Alessandro Bargnani | CEO CISSPAT Lab
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