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La paura del successo: quando vincere diventa una pressione psicologica
- 28 ottobre 2024
- Posted by: Margherita Gelmetti
- Categoria: Articoli
La paura del successo è un fenomeno complesso e contro intuitivo, ma molto reale e comune nel mondo dello sport. Si verifica quando un atleta teme le implicazioni del successo a livello inconscio, vivendo la vittoria con ansia, che la maggior parte delle volte si trasforma in un peso psicologico. L’aspettativa di mantenere e dover replicare il livello di una certa performance, la paura di deludere gli altri o il timore di perdere il controllo della propria personalità sono solo alcuni dei motivi per cui l’atleta manifesta la paura del successo.
I meccanismi psicologici dietro la paura del successo
La paura del successo può derivare da una serie di fattori psicologici, spesso radicati nella vita personale dell’atleta stesso. Ad esempio:
- Pressione sociale e senso di responsabilità. Dopo un grande successo, le aspettative possono aumentare, sia da parte di fattori esterni, come ad esempio i propri allenatori, gli sponsor, i fan e i genitori; sia da fattori interni, come ad esempio il voler chiedere sempre di più a noi stessi e non riuscire mai ad accontentarsi. Entrambi i tipi di pressione possono diventare opprimenti e difficili da controllare, soprattutto quando l’atleta percepisce un certo livello di responsabilità a dover mantenere alto il livello.
- Bassi livelli di autostima e sindrome dell’impostore. Quando un atleta raggiunge un risultato importante e ha bassi livelli di autostima, tende a non attribuire il merito a se stesso ma a fattori esterni. Questo porta alla cosiddetta “ sindrome dell’impostore”, ovvero la convinzione di non meritare i propri successi. E’ una condizione psicologica in cui la persona vuole mantenere standard alti non per interesse autentico ma per la paura di essere “smascherata” nella sua inadeguatezza.
- Paura del cambiamento e della perdita della propria identità. Il successo porta spesso a nuove responsabilità, cambiamenti di vita e una maggiore esposizione al giudizio. Questi fattori possono diventare fonte di ansia, portando l’atleta a temere di perdere il controllo della propria vita e di sentirsi oppresso dal continuo giudizio degli altri. Anche la gestione dell’errore può subire cambiamenti, in quanto l’atleta inizia a vedere ogni errore che fa come una minaccia alla sua carriera, minando sempre di più l’emotività e la sua autostima.
I “sintomi” principali
La paura del successo si può manifestare in modi diversi, anche in base alla personalità dell’atleta. Ecco una “sintomatologia” comune:
- Autosabotaggio. L’autosabotaggio può essere di natura consapevole o inconsapevole. Capita che gli atleti inizino a boicottare la propria performance, abbassando l’intensità e l’efficienza degli allenamenti. La procrastinazione e il perfezionismo sono due forme di autosabotaggio molto comuni. Gli atleti tendono a rimandare l’allenamento o fissare obiettivi irrealistici, non tanto perché non ne abbiano le capacità ma perché hanno paura delle conseguenze al successo.
- Ansia e stress. In prossimità di competizioni importanti l’atleta può sperimentare livelli di ansia molto elevati. Questo porta a sentimenti di irritabilità, preoccupazione ed insicurezza. Questi “sintomi” possono essere accompagnati anche da conseguenze fisiche, come la fatica a prendere sonno, la tensione muscolare e disturbi a livello gastrointestinale.
- Diminuzione della motivazione. In alcuni casi capita che gli atleti perdano gradualmente la motivazione per continuare ad allenarsi e competere, raggiungendo un punto in cui anche la vittoria non porta all’atleta una soddisfazione personale.
Strategie utili per affrontare la paura del successo.
Esistono utili strategie psicologiche per far fronte alla paura di vincere.
- Lavorare sull’autostima e sull’autoefficacia. Come visto in precedenza, costrutti psicologici quali autostima e autoefficacia ricoprono un ruolo fondamentale nell’identità di un atleta. L’appoggio di un equipe di professionisti che propone lavori mirati al potenziamento di questi due aspetti, aiuta l’atleta ad affrontare le sfide che incontra quotidianamente.
- Mindfullness e accettazione. La pratica di Mindfullness è utile al fine di vivere nel momento presente senza lasciarsi sopraffare da aspettative e giudizi. Con l’accettazione della pressione e delle emozioni che ne derivano, l’atleta ha la possibilità di concentrarsi sul qui ed ora e sulla propria crescita professionale e personale.
- Esplorare nuovi orizzonti. Incoraggiare gli atleti a sviluppare interessi e obiettivi personali fuori dallo sport aiuta a prendere consapevolezza che il proprio valore non dipende esclusivamente dal proprio successo sportivo.
Riconoscere e affrontare la paura del successo è un primo passo fondamentale per evitare che un traguardo tanto desiderato diventi fonte di disagio e stress.
BIBLIOGRAFIA
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Simmonds, C., & Simmonds, R. (2022). Fear and the Athlete: A Psychological Approach to Overcoming Fear in Sport.
MacNamara, Á., Button, A., & Collins, D. (2010). “The Role of Psychological Characteristics in Facilitating the Pathway to Elite Performance Part 1: Identifying Mental Skills and Behaviors.” The Sport Psychologist