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La Teoria dell’apprendimento esperienziale e il Debriefing post-gara
- 14 ottobre 2024
- Posted by: Emma Benini
- Categoria: Articoli
La Teoria dell’apprendimento esperienziale e il Debriefing post-gara
Il debriefing post-gara è una pratica psicologica ampiamente utilizzata nello sport per riflettere sulla prestazione, apprendere dalle esperienze e migliorare le performance future. Tale pratica ha radici in diverse teorie psicologiche, una delle quali è la Teoria dell’apprendimento esperienziale di David A. Kolb (1984).
Teoria dell’apprendimento esperienziale (Kolb, 1984)
Kolb afferma che l’apprendimento è un processo dinamico e ciclico che si sviluppa attraverso l’esperienza diretta. Egli lo definisce come “un percorso in cui l’esperienza viene trasformata in conoscenza”. Questo implica che, a partire dall’esperienza concreta, le persone riflettano, elaborino teorie e testino nuove strategie, arricchendo così il proprio apprendimento attraverso l’azione. La teoria dell’apprendimento esperienziale si articola in un ciclo a quattro fasi, che riflette il processo attraverso il quale un individuo apprende e costruisce conoscenze:
- Esperienza concreta (Concrete Experience): in questa fase, la persona vive un’esperienza specifica. Può essere una nuova esperienza o la reinterpretazione di un’esperienza già vissuta. Per esempio, uno sciatore che affronta una gara potrebbe vivere emozioni, sfide e successi che costituiscono la base del suo apprendimento.
- Osservazione riflessiva (Reflective Observation): l’individuo riflette sull’esperienza vissuta. Questo implica osservare e rivedere cosa è accaduto, cercando di capirne il significato e identificare cosa è andato bene o cosa non ha funzionato. Nel contesto dello sci alpino, un atleta potrebbe ripensare alle sue tecniche di discesa o agli errori commessi in gara.
- Concettualizzazione astratta (Abstract Conceptualization): questa fase consiste nello sviluppo di teorie e modelli generali sulla base delle riflessioni fatte. L’individuo crea concetti astratti per spiegare ciò che ha appreso dall’esperienza. Uno sciatore, ad esempio, potrebbe realizzare che l’adozione di una diversa postura potrebbe migliorare la sua velocità o stabilità.
- Sperimentazione attiva (Active Experimentation): l’apprendimento viene messo alla prova. L’individuo applica ciò che ha appreso in nuove situazioni per vedere se i concetti astratti sviluppati funzionano. Per esempio, lo sciatore potrebbe modificare la sua tecnica durante una successiva gara o un allenamento per testare le nuove strategie.
Il ciclo di apprendimento esperienziale fornisce una struttura per riflettere, concettualizzare e sperimentare nuove conoscenze, ed è particolarmente efficace in ambiti pratici come lo sport, dove l’apprendimento attraverso l’azione è essenziale.
Il debriefing post-gara
Nello sport è definito come una discussione tra l’allenatore e l’atleta condotta dopo una gara, con l’obiettivo di ottenere cambiamenti e miglioramenti positivi nella competizione successiva (Hogg, 1998). Riguarda sia la valutazione della prestazione sia lo sviluppo dell’atleta: infatti, è stato dimostrato che un debriefing efficace favorisce l’apprendimento, la motivazione, la fiducia, il recupero psicologico ed emotivo e la consapevolezza di sé (Gould et al., 1999, Hogg, 1998, Hogg, 2002, Milne et al., 1999). Inoltre, consente alle squadre di migliorare le prestazioni, di ridurre gli effetti emotivi negativi e di favorire le relazioni allenatore-atleta (Hogg, 2002, McArdle et al., 2010). Durante un debriefing efficace, i partecipanti riflettono sulle componenti positive e negative della prestazione, tenendo conto degli aspetti tecnici, tattici, fisici e mentali (Hogg, 1998). Per questi motivi, sarebbe essenziale fare il debriefing dopo gare importanti (Hogg, 1998, Hogg, 2002, McArdle et al., 2010).
Il debriefing è un processo complesso costituito dalle seguenti componenti:
- auto-riflessione da parte dell’atleta per spiegare ciò che è andato bene e ciò che è andato male nella competizione;
- condivisione di informazioni e visioni tra l’allenatore e l’atleta in cui entrambi analizzano la prestazione e si confrontano sulle rispettive idee;
- identificazione della necessità di cambiamento dai punti di vista tecnico, tattico, fisico e mentale: allenatore e atleta, dopo aver analizzato la performance e gli eventuali errori, si confrontano sulle strategie di miglioramento;
- definizione degli obiettivi futuri e pieni per il loro raggiungimento (Hogg, 2002).
Il ruolo dell’allenatore
L’allenatore svolge un ruolo chiave nel debriefing. Tale ruolo consiste nell’incoraggiare l’atleta ad autovalutarsi e nel fornirgli un feedback per aiutarlo a progredire (Rees et al., 2012). L’allenatore, in questa fase di confronto, deve guidare l’atleta, aiutandolo a percepire il proprio potenziale e i propri limiti per migliorare o mantenere la fiducia in se stesso e raggiungere i propri obiettivi (Hogg, 1998). Inoltre, fornisce all’atleta indicazioni su come correggere eventuali errori commessi in situazioni critiche, nel caso in cui si verifichino nuovamente situazioni simili (Hogg, 2002).
L’utilità del video nel debriefing post-gara
Diversi studiosi hanno esaminato il processo di debriefing dal punto di vista del coaching (Macquet, 2009, Omodei et al., 1998). Agli atleti è stato mostrato un video della loro prestazione durante la gara e sono stati incoraggiati a commentare la loro performance per quanto riguarda l’attenzione, le loro percezioni, i loro pensieri, le modalità con cui hanno preso le decisioni e come hanno valutato l’efficacia delle loro decisioni. Questi studi hanno dimostrato che il video aiuta a ricordare le esperienze degli atleti durante le competizioni e ha permesso a ricercatori, allenatori e atleti di accedere ad alcuni dei pensieri che gli atleti hanno avuto durante la loro prestazione, per capire cosa è andato bene o male e le probabili cause. Alla luce dei risultati, il video permette di richiamare alla mente alcuni dettagli che altrimenti sfuggirebbero all’analisi della prestazione. Si suggerisce, quindi, di utilizzare tale strumento durante il debriefing.
Conclusione
La teoria di Kolb offre una cornice teorica solida per comprendere e strutturare il debriefing post-gara. Attraverso il ciclo di apprendimento, gli atleti possono trasformare le loro esperienze di gara in preziose opportunità di crescita. Il debriefing diventa uno strumento fondamentale per favorire la riflessione critica sulle prestazioni e implementare strategie di miglioramento. Inoltre, il debriefing post-gara non solo migliora la tecnica, ma aiuta gli atleti a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e a gestire le emozioni legate alla competizione. Pertanto, il debriefing non è solo un momento per analizzare la performance, ma anche per costruire una mentalità vincente e resiliente.
A cura della Dott.ssa Emma Benini
Dott. Alessandro Bargnani | CEO CISSPAT Lab
BIBLIOGRAFIA
J. M. Hogg, (2002). Debriefing: A means to increasing recovery and subsequent performance, Enhancing Recovery: Preventing Underperformance In Athletes, 181-198.
D. A. Kolb, (1984). Experiential learning: experience as the source of learning and development, Englewood Cliffs, NJ: Prentice Hall.
A.C. Macquet, C. Ferrand, N.A. Stanton, (2015). Divide and rule: A qualitative analysis of the debriefing process in elite team sports, Applied Economics, 51, 30-39.